DUE NOTE (STONATE)
- IL RE SOLE
Con un occhio ridiamo, con l’altro piangiamo a sentire della “deriva autoritaria” e quindi del pericolo dittatoriale derivante da Renzi. Come se Berlusconi, a confronto, sia stato l’angelo della democrazia nonostante i conclamati misfatti, colpi di mano, arroganza ed abuso del potere,da politici e gente comune oggi dimenticati. E’ proprio vero che l’Italia e gli italiani hanno la memoria corta; che gli sguardi nostalgici al passato valgono solo a garantire loro che la terra sia ferma come se Copernico non fosse mai esistito; che a sovrintenderla sia un sovrano autorevole ed autoritario purché di destra o fascista. Renzi “solare”, cioè equiparabile al Re Sole? Magari! Se non altro avremmo l’illusione di un’età dell’oro (non importa se “oro di Bologna che si fa nero per la vergogna”!) Ad onor del vero, non poche sono le corrispondenze tra la politica interna ed estera di quel re e Matteo Renzi il quale, però, benché proceda dritto ed a gamba tesa, non riesce ad orientare l’ago della bussola. Non è un politico incallito, per ora ancora “sperimentale”, forse d’avanguardia. Come tutte le avanguardie, all’inizio, disturbante e inconcludente, nel prosieguo si spera non inutile. Un Principe in sordina rispetto al modello machiavelliano, né volpe né leone, più credibilmente un Veltro (cane), che auspichiamo faccia finalmente “morir con doglia” Berlusconi e tutta “la compagnia malvagia e scempia”.