“L’isola di Giovanni” o della rivoluzione demenziale
L’isola pedonale: secondo il sindaco Di Giorgi, una “rivoluzione culturale”. Vorremmo chiedergli se sia edotto sul significato dei due termini poiché né l’uno né l’altro si adattano al disastroso sconcerto provocato dalla tutt’altro che ingegnosa operazione. Chiaramente da più parti ci inzuppano il pane, soprattutto i veri o presunti Soloni che l’hanno preceduto. I quali oggi, sine cura, assicurano che loro avrebbero fatto senz’altro di meglio (ma non fecero mai). Ma di che cosa parliamo? Di una città data in pasto ai predatori, ostruita dai “detriti mentali” di quanti l’hanno amministrata nel tempo. Su una cosa Pennacchi –contrario all’isola pedonale- ha senz’altro ragione, nell’ipotizzare che “se il primario di neurochirurgia…facesse un’analisi intercranica a tutti i componenti del Consiglio comunale scoperchiandogli la calotta, so che non ci troverebbe nulla”.